In questa settimana la Sergio Bonelli Editore ha annunciato di aver siglato un contratto con Platinum Studios Inc. e Scott Mitchell Rosenberg per riacquistare tutti i diritti media e consumer products legati a Dylan Dog. Quindi? Beh, ora la casa editrice di molte pietre miliari del fumetto italiano potrà utilizzare il personaggio per lavori al di fuori dei fumetti, da film a cartoni o videogiochi. E questa notizia riaccende nei fan un vecchio nemico: Dylan Dog: Dead Of Night, il grande flop statunitense dedicato al personaggio del 2011, di cui gli autori italiani si rifiutano pure di parlare e via dicendo. Perché non approfittarne per parlare di tutti i principali film dedicati al personaggio?
Anche se parlare male del film di Dylan Dog è come sparare alla Croce Rossa.
Vabbeh, vinco facile.
Il film si apre con la classicissima scena horror per poi presentarci Dylan Dog, tra i più amati personaggi italiani, un punto d'incontro tra l'eroe l'antieroe, un semplice essere umano con tutti gli errori e le fobie che possono avere...Ah no, scusatemi. Dicevamo, dopo la scena horror ci viene presentato Dylan direttamente nella azione, coi muscoli, le frasi fighe e la preparazione psicologica per ogni avversario da protagonista di film trash tutte tette e esplosioni (e sono convinto sarebbe stato molto meglio).Al suo fianco c'è Marcus, alternativa a Groucho, senza un reale perché, a volte pure simpatico, se non fosse che il 75% delle frasi che dice sono lagne, cosa che si preferiscono le battute brutte di Groucho. Ma tranquilli che se vi sta tanto ma proprio tanto sulle balle per un paio di minuti sarete felicissimi. (semi spoiler velato AHAHAHA la malvagità ecc.ecc.)
I due personaggi ci portano in un universo che non ci azzecca niente di quello del fumetto. Magari fosse solo per il fatto che la storia è ambientata a New Orleans e non a Londra. C'è la sfida tra i clan di licantropi con pure il paragone con le mafie (*occhiolino occhiolino* eh, dai che magari Dylan suona pure il mandolino), vampiri, zombie, mostri vari e chi più ne ha più ne metta, sempre dallo scatolone in soffitta coi costumi di Halloween brutti.
Il personaggio di Dylan assomiglia per metà come attore e ancor meno come caratterizzazione. Stessa cosa per tutto l'universo di situazioni e personaggi che ci girano intorno.
Parlando dei vari mostri presenti in quel mondo, per un attimo sembra che si possa toccare almeno con le unghie qualche punto della poetica e della metafora di Tiziano Sclavi. Ma non è così. Licantropi, vampiri, zombie e improbabili amici strambi che, oltre a non appartenere quasi per nulla col mondo dell'Indagatore dell'Incubo, anche cambiando il protagonista e dandogli qualsiasi altro nome, sono da film horror di basso livello.
Ah, c'è pure la scena con Dylan che spara coi pistoloni al rallentatore, con tutte le esplosioni e le inquadrature da film con le esplosioni e le tet...Vabeh, l'ho già scritto sopra. E in tutto questo c'è anche il finale che non sistema nulla, ma proprio nulla, col combattimento col demone che fa tantissimo da lettura approssimativa, quella guardando solo i disegni di sfuggita. Magari sono le traduzioni americane di Dyd ad aver fatto perdere tutto il fascino del fumetto?
Ovviamente un po' di citazioni qua e là di dubbia utilità, tipo le foto con Groucho o il vampiro chiamato Sclavi, con Dylan che per un pezzo del film si chiede continuazione "chi è Sclavi?". Vampiro alto e magro, cosa che tra tutti gli zombie, mostri e demoni vari, avevano l'opportunità di fare Frankenstein col nome azzeccato e hanno perso l'occasione! (e su questo ci ridevano anche alla redazione della Bonelli, ai tempi).
Però dai, sembra che si segue il gregge a parlare male di questo film, perciò ho cercato di vederci anche qualche lato positivo. E mi è venuta in mente la scena con gli zombie che dicono a Marcus di essere una stirpe di cagasotto. Poi praticamente basta, considerando che è pur sempre un film che bene o male si lascia vedere, per quanto orrendo.
Ma, come detto prima, a parlare di un film come Dylan Dog: Dead of Night si vince facilissimo, non ha neanche qualche fan che mi mena in sua difesa. Magari per Dylan Dog: Vittima degli Eventi sì. Vittima degli Eventi è un fan film del 2014, scritto e diretto da Claudio Di Bagio e Luca Vecchi. Film che si è fatto subito notare e che ha avuto parecchie recensioni positive e interviste agli autori. Il film mostra amore per il fumetto e supera ovviamente il primo film. Però dai, ci voleva poco. E i fan questo l'hanno notato subito, e lo amano. Alcuni addirittura ponendolo come "capolavoro" o come "tra i miglior film italiani". Ma...Per il budget con cui è stato fatto è un film stratosferico, e in questi 50 minuti ho potuto vedere una fotografia ottima e una scenografia dei vari interni eccezionali. Ma allo stesso tempo ho visto una storia abbastanza noiosa e un Dylan abbastanza palloso, soprattutto nella recitazione. Però, bisogna dire che la trama in questi 50 minuti riesce bene a seguire lo schema di molti grandi episodi della serie, con pure il finale del caso che può parere quasi affrettato. Inoltre tutta la parte finale non è stata affatto male. Alti e bassi, in sintesi.
Prima... |
E un attimo dopo! (notare il galeone) |
Cercando su youtube si trova anche un altro fan film di Dylan Dog, La morte Puttana, famoso per non essere mai nominato quando si parla di fan film di Dyd, e ben più lungo di Vittima degli eventi.
Più o meno ci siamo, anche se mancano ancora vari fan-film meno famosi che non so neanche se vale la pena guardare. Magari su questi fan-film ci facciamo un post dedicato più in là, ma ovviamente senza impegno, che già bisogna continuare quella follia avventura della rilettura di tutto DoubleDuck (qui per il primo episodio, accorrete numerosi).
Quindi, tutto questo per dire cosa? Beh, che riuscire a fare un film che si può definire in modo completo "bello" con Dylan Dog sembra impossibile! Sarà vero che il suo fascino resta solo sulla carta? Io spero ora che si possa fare qualcosa di bello, adesso che i diritti ce li ha la Sergio Bonelli, che già sta sperimentando con Monolith, fra poco nei cinema. Parleremo anche di quello, tranquilli. Nel frattempo perché non vi iscrivete nei Comunellisti e al canale tel...Vabeh dai, ormai dovreste averlo capito, lo ripeto sempre. Dovrei cambiare formula finale, giuda ballerino.
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