Ultimate Spider-Man era il gioco che più mi piaceva dedicato al mio supereroe preferito. Ne avevo anche un altro, impostato in automatico in una lingua ispanica che mi faceva morire dal ridere. Soprattutto nelle scene drammatiche, tiravo giù grasse risate invece che grossi lacrimoni. Uh! Sì! Funsssionna! nella classica trasformazione chimica che rende gli uomini più forti, ma più bestie, recitato come se fosse l'inizio di una canzone estiva sudamericana. Ultimate Spider-Man è un gioco del 2005, abbastanza fedele al fumetto. Si segue la storia di Peter Parket e della sua nemesi Venom, e si possono prendere le parti di entrambi nei vari livelli, fino a farli incontrare nel fatidico scontro finale in aeroporto. A volte siamo Spidy in avventure mondane, salvando innocenti da piccole bande di teppisti, altre volte siamo Venom, portando il panico in città. Nel mezzo ci sono tanti villain e una bella trama orizzontale,con scontri con Rhino, Electro, e addirittura Carnage. Ci sono scene che un po' mi inquietavano, e altre d'azione che mi facevano impazzire, e devo dire che tecnicamente non era nemmeno male, con un gameplay davvero figo. Prendere un passante a caso con lo stilo e trascinarlo verso la bocca di Venom per farglielo mangiare era il top di come passare i pomeriggi postDragonballsuItalia1 e precompitidimate.
Ricordo, a proposito di Dragonball, un videogioco di ruolo in stile Pokemon con i combattimenti a turni. Uno di quei giochi infinitamente lunghi e difficilissimi, e alla lunga pure un po' noiosi.
Dragon Ball Kai: Ultimate Butoden era invece quel classico gioco uscito unicamente in giapponese ma che attirava stramaledettamente tanto l'attenzione di chi voleva ogni tanto smettere di risolvere enigmi col professor Layton e combattere in modo un po' ignorante. E sembrava davvero di giocare ad un'altra console: combattimenti un po' in 3D, tutta la storia di Dragonball, colpi speciali, combo semplificate (schiacciare velocemente quei minitasti della Nintendo è sempre stato complesso), rendevano il gioco davvero bello. In più, c'erano tanti scontri what if che soddisfavano le richieste di ogni supernerd di quinto livello.
Transformers Decepticon, per Nintendo DS, era semplicemente il meglio del meglio. Impersonificavi i cattivi, prendevi e spaccavi tutto ciò che trovavi davanti, venivi ricercato dalla polizia per il semplice gusto di prendere quelle automobili e lanciarle contro un albero, e via dicendo. Altro gioco con una storia affatto semplice, ma che seguivo poco perché la cosa più bella restava andare in giro travestiti da camioncino dei gelati a sfasciare città intere. O fingersi carro armato ed entrare nelle basi dell'esercito in Qatar e vedersela un po' nera.
Quale possessore Nintendo non ha mai un po' invidiato GTA, il gioco che in quinta elementare faceva sentire ogni bimbo basso e chiatto un uomo di mondo? Hey, tu che alzi la mano, so che stai fingendo. Quelli della Rockstar lo dovevano aver intuito, ed ecco che nel 2009 esce questa versione di Grand Theft Auto, Chinatown Wars. Il primo della serie, per la DS. La cosa divertente è che a rivederlo adesso mi chiedo come faceva a piacermi: visuale dall'alto, metodi per mirare e decidere il bersaglio dei propri colpi molto discutibili (quando sei in mezzo a tanta gente non si capisce niente), e morti che da puntini neri si trasmutavano in chiazze di sangue a terra. Il gioco mi faceva impazzire, ma ovviamente della trama non saprei assolutamente cosa dirvi, e il troppo caldo mi toglie anche la volontà di copia-incollare. Wikipedia, fai ciao ciao con la manina comunque, ora che sei tornato tra noi.
Wow, è fatta. Era da tempo che volevo fare questo post, ma un po' mi frenava il fatto di star parlando in modo assoluto di un argomento di cui un pinguino sa più di me. Poi mi son detto vabeh, qui ci saranno abituati. Spero che un post un po' diverso dal solito via sia piaciuto, e spero che qui fra i lettori ci sia qualcuno che era nella mia stessa situazione, con una piccola DS, a voler replicare quelle cose fighissime che facevano gli amici con la Play. Al solito, sulla destra c'è il pulsante per entrare a far parte dei Comunellisti (ingresso aperto anche a robot alieni cattivi), e qui (o qui, qui, pure qui, e via dicendo) per entrare nel canale Telegram. Della sua dubbia utilità ne riparliamo più in là.
Dragon Ball Kai: Ultimate Butoden era invece quel classico gioco uscito unicamente in giapponese ma che attirava stramaledettamente tanto l'attenzione di chi voleva ogni tanto smettere di risolvere enigmi col professor Layton e combattere in modo un po' ignorante. E sembrava davvero di giocare ad un'altra console: combattimenti un po' in 3D, tutta la storia di Dragonball, colpi speciali, combo semplificate (schiacciare velocemente quei minitasti della Nintendo è sempre stato complesso), rendevano il gioco davvero bello. In più, c'erano tanti scontri what if che soddisfavano le richieste di ogni supernerd di quinto livello.
Quale possessore Nintendo non ha mai un po' invidiato GTA, il gioco che in quinta elementare faceva sentire ogni bimbo basso e chiatto un uomo di mondo? Hey, tu che alzi la mano, so che stai fingendo. Quelli della Rockstar lo dovevano aver intuito, ed ecco che nel 2009 esce questa versione di Grand Theft Auto, Chinatown Wars. Il primo della serie, per la DS. La cosa divertente è che a rivederlo adesso mi chiedo come faceva a piacermi: visuale dall'alto, metodi per mirare e decidere il bersaglio dei propri colpi molto discutibili (quando sei in mezzo a tanta gente non si capisce niente), e morti che da puntini neri si trasmutavano in chiazze di sangue a terra. Il gioco mi faceva impazzire, ma ovviamente della trama non saprei assolutamente cosa dirvi, e il troppo caldo mi toglie anche la volontà di copia-incollare. Wikipedia, fai ciao ciao con la manina comunque, ora che sei tornato tra noi.
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