martedì 31 ottobre 2017

Franz Ferdinand: Always Ascending (il nuovo singolo poco tormentone, poco ballabile, poco Franz Ferdinand)

Ok, i Franz Ferdinand sono una grandissima band degli ultimi anni, per me è assodato. Tremendamente pop, tremendamente anni '80, ma allo stesso tempo capaci di sfornare grandissimi brani, facendosi prendere poco sul serio pur essendo una delle migliori nel loro campo (l'unico gruppo "pop" che mi piace ascoltare). E io resto convinto (pur controcorrente), che Tonight sia il loro miglior lavoro (anche il primo album ha i suoi pezzoni, Jaqueline su tutti, ma Tonight lo preferisco). Qualche giorno fa è uscito il loro nuovo singolo, Always Ascending, title-track del nuovo album (esce il 9 febbraio del prossimo anno), e perché non approfittarne per fare due chiacchiere veloci e sceme, mentre (fingo) di scrivere un post doppio su Nausicaa della Valle del Vento? Per chi non ha voglia di leggere tutto, il riassunto sta tutto in Ok, (c')avevo io troppe aspettative?
Erano bastati quei pochi secondi di video pubblicato sui loro canali social per avere un sacco di attese, sperando in qualche singolo potentissimo come le vecchie Love Illumination, No You Girls, Ulysses, Do You Want To...E invece questo singolo è tutt'altra cosa. Non che sia brutto ma...
L'ho trovato quasi "sciapo". Quell'inizio lento e così anni '80 da farli sentire anche a me che non c'ero (questa la devo prendere come una cosa positiva, quindi?) mi hanno subito fatto venire in mente quelle bombe che sono Jacqueline e Bite Hard, ma il brano si discosta parecchio da questi due.
E' vero che i Franz Ferdinand avevano dato spazio ad un massiccio uso di elettronica anche in Tonight, ma era molto diverso. Se lì quei riff col sintetizzatore e quei suoni tipicamente datati nascondevano una cura perfetta in qualsiasi passaggio e brano dell'album, qui è un elettronica quasi vuota, scontata, dove sotto la superficie sembra non esserci nulla.
Quando il brano si evolve e si apre ad un ritornello carino...E' semplicemente perché c'è di mezzo la tipica chitarra ritmica irresistibile con cui i Franz ci avevano abituati, senza nulla di più né nulla di meno. Neanche la voce di Alex Kapranos è eccezionale come lo era sempre stata. Ok, si è capito, sono rimasto deluso, senza che ci spreco troppe parole che questa è una "due chiacchiere su", non "Daniele si lamenta dell'erameglioprima". Però la curiosità per l'album ce l'ho lo stesso, che non è detto che sia tutta su questo genere, magari il meglio deve ancora arrivare.
Poi... :D
Diciamo che nel frattempo sono riuscito a condividere tanti bei brani vecchi della band, ed è già qualcosa. Prima o poi sui Franz Ferdinand ci faccio un post per bene, che per loro queste due chiacchiere sceme sono troppo poco, promesso. Averveli fatti ascoltare al di fuori delle pubblicità delle macchine tamarre è un traguardo importante, questo è certo. 
...But for chips and for freedom I could die! (sì, avrei dovuto concludere col solito "e voi cosa ne pensate? Ditemelo con un commentino qui sotto e blablabla telegram blablabla comunellisti blablabla spammate ovunque", ma questa frase era troppo bella per non inserirla)



(Ah, giusto, una comunicazione veloce. Così  veloce che sarà sicuramente la parte più lunga del post.Nei giorni scorsi sono stato ospitato da MikiMoz e dal suo immenso blog per una intervista come "blogger pop più giovane". Non riesco neanche a dire a parole quanto possa esserne felice, a tal punto che per una parte dell'intervista mi sono anche dimenticato dell'esistenza del punto fermo (tipo Topolino negli ultimi anni). E, oltre a Moz, che ho già tempestato di ringraziamenti sinceri, devo ringraziare anche tutti quelli che sono rimasti convinti dalle nostre quattro chiacchiere e che hanno aperto il mio blog per fare un piccolo giretto, senza audioguida, nella mia testa. Ho visto aumentare il numero di Lettori Fissi e per questo sono veramente euforico: grazie, Grazie, GRAZIE, uno per uno, perché sapere che a qualcuno piace come scrivi e come sfrutti il tempo da un piacere immenso. Come ringraziamento prima o poi spiego il significato di "Comunellisti", citazione disneyana colta ma non troppo. Più poi che prima, che un certo alone di mistero mi piace mantenerlo.
E per l'intervista ho creato anche uno pseudo-logo decente per il blog. Con Lord Piselloni. Cosa c'è di meglio?)


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