Daytrip of Doom e The Great Dime Chase!, ecco i titoli di questi due episodi, ben riusciti entrambi. Ci sono tante risate, bei personaggi, la giusta dose di avventura (che può sempre aumentare, però!) e abbastanza *occhiolino-occhiolino* da far felice qualche appassionato senza far sentire il tipo che si ritrova a guardare il programma per puro caso un demente. Ma andiamo con ordine, partendo dal primo episodio dei due. Che qualcuno ha pure definito "inutile".
Perché mi sembra alquanto ovvio che, dopo uno special che ci mostra i personaggi principali direttamente nell'avventura, c'è il bisogno di fermarsi un attimo e mostrare un po' tutti i personaggi secondari, poco alla volta, distogliendosi per qualche momento dalla trama principale (cioè lo SBADABANG dell'episodio precedente, l'elemento che crea l'atmosfera da trama orizzontale della serie). E diamine, Ducktales ci riesce pure bene sfornando due episodi sì di presentazione per alcuni personaggi secondari e alcune dinamiche (con qualche approfondimento anche sui protagonisti), ma anche molto divertenti e dinamici. Da qui, non ci spiega perché "non viene portata avanti al trama principale" = puntata inutile (ma che è, Detective Conan?)
Daytrip of Doom nel frattempo ci mostra una Gaia eccezionale, rimasta chiusa nella villa per anni e che ora si sente "diversa", agendo in varie scene riuscite e divertentissime. Come quella del bus, che dopo le prime risate ti fa pensare a certe persone che vede sul serio tutte le mattine.
Nel frattempo c'è un altro elemento divertentissimo: lo spassoso rapporto tra la Tata e Paperino, col secondo pronto a dichiarare la sua indipendenza combinando disastri uno dietro l'altro. Il tutto si conclude con una battuta che può nascondere qualcosa di grandissimo, forse un anticipazione di una delle sottotrame che vedremo fra poco. O forse no, e ce la stiamo tirando troppo. L'unica cosa certa è che anche con la Tata il lavoro dieliminazionedituttociòchepuòfargirareimaroniadunafemminist modernizzazione dei personaggi femminili è riuscita al meglio.
In tutto ciò, appaiono anche i Bassotti, su cui bisogna fermarsi un attimo. Prima di tutto, dal punto di vista estetico non mi piacciono troppo (il numero di matricolaaaaa dov'è il numero di matricolaaaa?), mentre nelle loro azioni... Beh, hanno cercato di togliere tutto ciò che potevano avere di macchiettistico, ma alla fine macchiette sono rimaste, sconfitti con gran velocità. Ma Mamma Bass sembra un gran bel personaggio e questo si tratta ancora del loro episodio di presentazione, sperando che possano fare di meglio coi prossimi.
Se Daytrip of Doom si conclude dopo una semplice storia di risate (e di formazione), The Great Dime Chase! va un po' oltre. Tra le solite battute e risate varie, ci ritroviamo davanti altri due "nuovi" personaggi nella Villa di Zio Paperone, ora intento in un geniale dibattito con degli avvoltoi sotto gli occhi di un nipotino. Proprio questi due personaggi hanno ricevuto le gran parte delle critiche, per la loro riscrittura (avvenuta sì anche per Gaia e la Tata, che però erano personaggi non regolari nei fumetti italiani) abbastanza lontana da come siamo abituati. Il primo, Archimede, è stato riscritto come lo scienziato pazzo non compreso, le cui invenzioni poi finiscono sempre male. Ovviamente non poco diverso dall'amicone di tutti che dava invenzioni per eliminare la fame del mondo a cani e porci, pure aggratis. E, anche se nel contesto della serie e della Villa "piena di folli" di Paperone (e non vedo al cosa come un "Paperone si circonda di pazzi", ma più come l'intento di far capire che Paperone si sente lui stesso fuori dal comune) funziona e in generale fa ridere, può far storcere un po' il naso a vari fan. In fondo però, dove c'è scritto che non può avere anche lui una evoluzione nel corso della serie?
La seconda, Miss Paperett, è proprio difficile riconoscerla. Cambiata sia nell'aspetto che nel carattere, probabilmente se qualcuno non ve lo dicesse non vi rendereste conto che è sul serio lei. E se nella sua follia fa ridere varie volte, ho il presentimento che alla lunga potrà stancare. Anche su di lei bisognerà vedere come si evolverà nei prossimi episodi, ma nel frattempo qualche risata ve la farà fare lo stesso. Ma la cosa che più sicuramente avrà fatto impazzire di gioia gli spettatori è il flashback di Zio Paperone (in questi due episodi ancora non protagonista assoluto, per fare spazio ai nipotini), che prende a pienemani da ciò che ha scritto Don Rosa. Poi, c'è il finale dell'episodio, che mette un un altro tassello importante riguardo il grande mistero sullo SBADABANG (che a proposito, c'ho fatto il post giusto in tempo). Attorno ad esso c'è una grandissima curiosità: non so assolutamente cosa aspettarmi, e spero solo non sia qualcosa di banale.
In sintesi, per chi non ha voglia di leggere tutto: due episodi entrambi buoni, con varie risate e i riflettori incentrati principalmente su Qui, Quo, Qua e Gaia, target più alto rispetto a ciò a cui siamo abituati, e qualche personaggio che vi farà sorridere ma che bisogna ancora bene inquadrare: abbiamo visto troppo poco per poter giudicare. Paperone caratterizzato bene, ma ce n'è ancora troppo poco. Ma le avventure "fuori casa" arriveranno, ne sono sicuro. (e poi c'è la scena della "Numero Uno" inserita nel distributore, che mi fa venire in mente una storia italiana stupenda ma poco famosa che parte da uno spunto simile)
E con ciò, credo sia tutto. Anzi no, al solito c'è l'invito ad entrare nei Comunellisti e nel canale telegram, per tante belle notifiche scassamaroni ogni volta che pubblico. Dai, che ultimamente mi faccio sentire ad ogni morte di papa. E oh, devo ancora pubblicare il resoconto della mia estate, quindi #staylìadaggiornarelapagina che di cose belle ce ne sono. Alcune anche un po' più stupide, che le recensioni mezze serie stancano. Qualcosa tipo le versioni giapponesi dei supereroi Marvel in un recente anime pezzentissimo, che il so bad is so good piace, va'.
Perché mi sembra alquanto ovvio che, dopo uno special che ci mostra i personaggi principali direttamente nell'avventura, c'è il bisogno di fermarsi un attimo e mostrare un po' tutti i personaggi secondari, poco alla volta, distogliendosi per qualche momento dalla trama principale (cioè lo SBADABANG dell'episodio precedente, l'elemento che crea l'atmosfera da trama orizzontale della serie). E diamine, Ducktales ci riesce pure bene sfornando due episodi sì di presentazione per alcuni personaggi secondari e alcune dinamiche (con qualche approfondimento anche sui protagonisti), ma anche molto divertenti e dinamici. Da qui, non ci spiega perché "non viene portata avanti al trama principale" = puntata inutile (ma che è, Detective Conan?)
Daytrip of Doom nel frattempo ci mostra una Gaia eccezionale, rimasta chiusa nella villa per anni e che ora si sente "diversa", agendo in varie scene riuscite e divertentissime. Come quella del bus, che dopo le prime risate ti fa pensare a certe persone che vede sul serio tutte le mattine.
Nel frattempo c'è un altro elemento divertentissimo: lo spassoso rapporto tra la Tata e Paperino, col secondo pronto a dichiarare la sua indipendenza combinando disastri uno dietro l'altro. Il tutto si conclude con una battuta che può nascondere qualcosa di grandissimo, forse un anticipazione di una delle sottotrame che vedremo fra poco. O forse no, e ce la stiamo tirando troppo. L'unica cosa certa è che anche con la Tata il lavoro di
In tutto ciò, appaiono anche i Bassotti, su cui bisogna fermarsi un attimo. Prima di tutto, dal punto di vista estetico non mi piacciono troppo (il numero di matricolaaaaa dov'è il numero di matricolaaaa?), mentre nelle loro azioni... Beh, hanno cercato di togliere tutto ciò che potevano avere di macchiettistico, ma alla fine macchiette sono rimaste, sconfitti con gran velocità. Ma Mamma Bass sembra un gran bel personaggio e questo si tratta ancora del loro episodio di presentazione, sperando che possano fare di meglio coi prossimi.
Se Daytrip of Doom si conclude dopo una semplice storia di risate (e di formazione), The Great Dime Chase! va un po' oltre. Tra le solite battute e risate varie, ci ritroviamo davanti altri due "nuovi" personaggi nella Villa di Zio Paperone, ora intento in un geniale dibattito con degli avvoltoi sotto gli occhi di un nipotino. Proprio questi due personaggi hanno ricevuto le gran parte delle critiche, per la loro riscrittura (avvenuta sì anche per Gaia e la Tata, che però erano personaggi non regolari nei fumetti italiani) abbastanza lontana da come siamo abituati. Il primo, Archimede, è stato riscritto come lo scienziato pazzo non compreso, le cui invenzioni poi finiscono sempre male. Ovviamente non poco diverso dall'amicone di tutti che dava invenzioni per eliminare la fame del mondo a cani e porci, pure aggratis. E, anche se nel contesto della serie e della Villa "piena di folli" di Paperone (e non vedo al cosa come un "Paperone si circonda di pazzi", ma più come l'intento di far capire che Paperone si sente lui stesso fuori dal comune) funziona e in generale fa ridere, può far storcere un po' il naso a vari fan. In fondo però, dove c'è scritto che non può avere anche lui una evoluzione nel corso della serie?
La seconda, Miss Paperett, è proprio difficile riconoscerla. Cambiata sia nell'aspetto che nel carattere, probabilmente se qualcuno non ve lo dicesse non vi rendereste conto che è sul serio lei. E se nella sua follia fa ridere varie volte, ho il presentimento che alla lunga potrà stancare. Anche su di lei bisognerà vedere come si evolverà nei prossimi episodi, ma nel frattempo qualche risata ve la farà fare lo stesso. Ma la cosa che più sicuramente avrà fatto impazzire di gioia gli spettatori è il flashback di Zio Paperone (in questi due episodi ancora non protagonista assoluto, per fare spazio ai nipotini), che prende a pienemani da ciò che ha scritto Don Rosa. Poi, c'è il finale dell'episodio, che mette un un altro tassello importante riguardo il grande mistero sullo SBADABANG (che a proposito, c'ho fatto il post giusto in tempo). Attorno ad esso c'è una grandissima curiosità: non so assolutamente cosa aspettarmi, e spero solo non sia qualcosa di banale.
In sintesi, per chi non ha voglia di leggere tutto: due episodi entrambi buoni, con varie risate e i riflettori incentrati principalmente su Qui, Quo, Qua e Gaia, target più alto rispetto a ciò a cui siamo abituati, e qualche personaggio che vi farà sorridere ma che bisogna ancora bene inquadrare: abbiamo visto troppo poco per poter giudicare. Paperone caratterizzato bene, ma ce n'è ancora troppo poco. Ma le avventure "fuori casa" arriveranno, ne sono sicuro. (e poi c'è la scena della "Numero Uno" inserita nel distributore, che mi fa venire in mente una storia italiana stupenda ma poco famosa che parte da uno spunto simile)
E con ciò, credo sia tutto. Anzi no, al solito c'è l'invito ad entrare nei Comunellisti e nel canale telegram, per tante belle notifiche scassamaroni ogni volta che pubblico. Dai, che ultimamente mi faccio sentire ad ogni morte di papa. E oh, devo ancora pubblicare il resoconto della mia estate, quindi #staylìadaggiornarelapagina che di cose belle ce ne sono. Alcune anche un po' più stupide, che le recensioni mezze serie stancano. Qualcosa tipo le versioni giapponesi dei supereroi Marvel in un recente anime pezzentissimo, che il so bad is so good piace, va'.
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