giovedì 2 agosto 2018

Luglio 2018 in 3 canzoni

Luglio, il mese più bello che potessi mai passare quest'estate. Tante risate, lunghissime passeggiate e viaggi in autobus, gelati (troppi gelati), letture di un certo spessore (tranne il Va dove ti porta il cuore dato dalla scuola, ovviamente), e, come sempre, ovunque la musica a fare da colonna sonora a tanti momenti bellissimi passati in questi 31 giorni. A voi, il post mensile con l'80% di musica, il 15% di smielatezza e il restante di tormentoni sui Comunellisti e entratenelcanaletelegram vari.

Dopo giornate in cui si camminava per ore in città e lunghe chiacchierate serali, la sera ho sempre avuto una canzone mentre mi addormentavo. Cara di Lucio Dalla. Il meraviglioso trittico Com'è Profondo il Mare-Lucio Dalla-Dalla, di cui l'ultimo è il mio preferito, l'ho scoperto bene solo recentemente. Di tutto il resto della discografia conosco solo i brani più famosi e qualche importante spettacolo dal vivo, ma Dalla resta uno dei miei album italiani preferiti in assoluto. Non c'è un brano che non sia bello, ma soprattutto c'è Cara, una delle più belle canzoni italiane mai scritte. Per quanto inizialmente sembri una canzone triste, o malinconica, è quel brano che ho sempre ascoltato questo mese col sorriso prima di addormentarmi: è un ritorno a certe emozioni, vere, narrate in un modo unico, pieno di sentimento, di quando non trovi più le parole. Cosa ho davanti? Non riesco più a parlare...Quali parole migliori per iniziare un brano simile? La voce, l'interpretazione, l'arpeggio di chitarra, tutto è perfetto in questi quasi 6 minuti. Dialettica dell'immaginario, così doveva chiamarsi inizialmente questa canzone che parla di sentimenti e pensieri nel senso più universale dei termini, come ha spiegato Lucio in un live. Ecco, troppe parole non le trovo neanche io per descriverla, penso che ascoltarla basti. Il testo è semplicemente una poesia. 
Non amo tutto quelli che Smiths hanno fatto, ma questo brano ha a mio parere una potenza enorme. There is a light that never goes out, c'è una luce che no, non si spegne mai. Morrisey narra una storia struggente nel modo migliore, storia di ragazzi che vogliono divertirsi, andare dove c'è musica, dove c'è gente. C'è la paura per una dichiarazione d'amore tanto voluta, c'è la richiesta di non tornare più indietro, e poi l'incidente. Ma c'è una luce che non si spegne mai. Nella vita di ognuno di noi c'è una luce come quella del brano. Certo, l'interpretazione del testo è soggettiva, ma questo resta uno dei pezzi più belli degli anni '80.
Luglio è uno di quei mesi dove cominciano i nuovi progetti, dove ho tempo per saziare la mia curiosità, scoprire tante cose nuove, e in questo modo, è uno dei mesi dove mi diverto di più. Analizzare, scoprire, fare ricerche su ricerche e occupare così il tempo libero tra un libro e l'altro, tra un bagno e una uscita, ecco cosa fa di Luglio un mese davvero bello.
Ultima, ma non per importanza, Grant-Lee Phillips con Lily-A-Passion uno di quei suoi pezzi folk voce-chitarra acustica-violino, molto vivaci e felici. Perché certo, questo è stato un mese dove un paio di giornate sono passate a casa un po' nella noia e nel caldo, ma sono poche a confronto di tante felici con tanti picchi in alcuni giorni particolari. Nei momenti di noia a casa mi son ritrovato a sbizzarrirmi più del solito col la chitarra (il clarinetto fa sudare molto di più, a confronto!), e questa è stata la canzone più bella da imparare. Avrò parlato di Phillips decine di volte in questo blog, lo so, ma non mi stanco mai di farlo perché che faccia pezzi rock nel raccontare l'America in modo inedito, o che sia lui e la sua chitarra in brani più pop e felici, resta sempre uno dei migliori cantautori americani attuali. E poi dai, si capisce che in fondo vorrei un regalo di Natale da parte sua, per la visibilità! :D
Di questo poi ve ne parlo...Perché questo mese c'è stato anche il mio compleanno!

Dunque, per Luglio è tutto. Tante belle giornate per tanta bella musica a fare da colonna sonora alle passeggiate, le serate nel borgo, le cene prima dei concerti, i bagni e i compleanni. Al plurale perché, avendo degli amici fantastici, ho avuto modo di festeggiarlo a sorpresa ben due volte.
Buon agosto a tutti! (si nota che se i tormentoni sul canale Telegram e sui Comunellisti li faccio all'inizio poi non so come concludere i post? Ciauz!)

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