giovedì 23 novembre 2017

The Promised Neverland (cap. 10-16)

Più o meno un anno fa parlavo dei primi dieci capitoli di The Promised Neverland, un manga che mi aveva davvero incuriosito parecchio, con quel suo inizio tranquillo che portava ad un colpo di scena davvero ben gestito che lo rendeva quasi uno splatter. Dopo quel primo capitolo sorprendente il manga aveva avuto un po' di capitoli con alti e bassi, e nel giro di poco me ne sono completamente dimenticato. Ora che però a Lucca è stato annunciato il suo arrivo in Italia, ho cominciato a recuperarlo. E diamine, continua davvero bene.
The Promised Neverland (Yakusoku no Nebārando, per i fissati) è un manga shonen (ma neanche troppo) scritto da Kaiu Shirai e disegnato da Posuka Demizu, e pubblicato su Shonen Jump dall'Agosto del 2016. (Ecco, ammirate quanto può essere da salvatori dell'umanità evitarvi il giretto di 3 ore su wikipedia dove da questo manga saresti finiti alla citazioni di personaggi famosi sulle nutrie). Dove ci eravamo fermati, la scorsa volta? Al punto in cui i tre ragazz...Anzi no, tutto quello che si può dire sulla trama è uno spoiler gigante. E da bravo blogger che sono (?), devo cominciare ad imparare pure io l'arte magica del fare le recensioni "tranquilli signori, signore, bimbi di tutte le età, non ci sono spoiler sulla trama!". (Ditemi, l'anima la si vende tutta tutta o un pezzettino te lo lasciano? Così, tanto per sapere...) Dicevamo, ci eravamo fermati con l'arrivo di un nuovo personaggio che già smuoveva le carte in tavola e rendeva il tutto più interessante dopo pochissimi capitoli e con una strategia per una fuga che si faceva sempre più vicina. E ora?
Ora, in questo secondo volume, tutto continua al meglio. Certo, quei "dove eravamo rimasti" sono inevitabili in un fumetto che viene pubblicato a capitoli settimanali (anche se è parecchio scassaballe sentire la solita spiegazione ogni 20 pagine) ma la storia sta prendendo risvolti interessantissimi. Gli autori continuano a mettere qua e la indizi, suggerimenti, misteri o particolari che rendono la storia ancora più complessa per poi spesso fingere di dimenticarli o metterli da parte. In questo modo la curiosità per come la storia può evolversi e per come tutti questi elementi potranno convergere aumenta ancora di più e diventa la ragione per cui continuiamo a leggerlo. Sono convinto che il background di questo mondo di cui conosciamo pochissimo potrà essere davvero molto interessante.
In questo volume il manga diventa quasi un thriller psicologico, dove non ci si può fidare di nessuno e l'unico modo per resistere in questo "orfanotrofio" è fingere, andare avanti con doppi o tripli giochi e cercare un modo per salvarsi il più presto possibile, cercando più indizi possibile sul mondo esterno. Quando però i protagonisti sono dei ragazzini, accadono due cose: quella positiva è che gli autori possono divertirsi a distorcere nei modi migliori le immagini dei personaggi e degli ambienti secondo il punto di vista dei giovani protagonisti, cosa che funziona perfettamente; dall'altra, certe volte (in un monologo in particolare) ci vuole invece molta (anche troppa) sospensione dell'incredulità nel leggere certi ragionamenti o discorsi.
In questi capitoli cominciano ad essere analizzati anche alcuni dei personaggi secondari: bellissimi sono i rapporti coi protagonisti e ancor più bella tutta la parte centrale del volume, a loro dedicata, sul dilemma della "spia". Riguardo ai disegni, qui si dimostrano ancora migliori nelle scene dove bisogna creare tensione (tantissime), nelle splash page e nelle copertine dei vari capitoli (queste ultime, in particolare, davvero stupende), anche se lo stile dell'autore diventa più gommoso e infantile in altre vignette più "mondane": in questo modo lo "stacco" si nota ancora di più e la forza dei vari colpi di scena aumenta.
In sintesi, un manga molto interessante su cui ho tantissima curiosità riguardo al futuro. Al momento è l'unico manga in corso che sto seguendo: del resto mi interessa veramente poco. Consigliatissimo a chi cerca qualcosa nel classico stile "giapponese" moderno ma senza stupide scene fanservice (ma se un autore sa che ai suoi lettori non piace il fanservice e di conseguenza non aggiunge tettone inutili ai fini della trama nella storia, non fa anche lui stesso del fanservice? I dilemmi della vita.e perdite di tempo varie. Uno shonen psicologico con una trama molto avvincente che, seppur con qualche difettuccio, può dare in futuro parecchie soddisfazioni. Per concludere: un grazie in caratteri cubitali a tutti quelli che mi leggono e che mi seguono anche se ultimamente non riesco più a scrivere costantemente (ora che vi siete anche moltiplicati, sia io dannato! Ma ora che, seppur con più impegni, posso davvero dire che tutto sta andando bene, di cosa mi posso lamentare?) e un invito ad iscriversi ai Lettori fissi (I Comunellisti, ovverosia noi che...No vabbeh, la citazione la spiego un'altra volta) o al canale Telegram (è inutile, sappiatelo. Però ogni tanto condivido belle canzoni). Un saluto e un vaghissimo "alla prossima"!

                                   





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