L'anno scorso avevamo parlato di un classico famosissimo e della sua relativa trasposizione a fumetti. Chi non ha mai visto Canto di Natale Disney o letto la grandissima storia di Guido Martina, che per togliere il personaggio di Tim dal racconto tanto cattivo non era? Credo nessuno. Questa volta tocchiamo una storia per me destinata a diventare un classico delle storie Disney natalizie, un piccolo gioiellino stupendo, ovviamente ancora non elogiata in troppi modi. Firmata da Roberto Gagnor (testi) e Enrico Faccini (disegni). Ve li devo presentare? Per il primo: Paperoga eroe dello spazio (ce l'ho pure con la dedica!), e così già dovrebbe bastare (in realtà ha scritto altre tantissime storie stupende, ma su questo punto ci torniamo un'altra volta. Nel frattempo andate a piangere un po' con quella storia). Per il secondo: il set di stickers Telegram che girava qualche tempo fa. Penso che valgano oro in qualsiasi conversazione che si rispetti.
Riassumiamo un attimo come funziona la maggior parte delle storie Disney degli ultimi anni dedicate al Natale: a) Babbo Natale ha un problema, e dopo 364 giorni di ozio si rende conto di non riuscire a compiere il suo dovere per bene. Elfi col raffreddore, renne stitiche e cose di questo tipo. Farmacie chiuse, che fare? b) Babbo Natale giunge a casa di uno dei protagonisti. Attimo di stupore. Ogni volta che lo incontrano, Ma tu esisti davvero? -cit. c) Qualcuno non crede in Babbo Natale d) La magia salva la situazione. Tutti ricevono i regali, buoni, cattivi, vecchi e perfettini. e)Quello che non credeva in Babbo Natale finisce male. Sempre. f) Occhiolino finale di Babbo Natale verso il lettore. Peggio dei calzini della nonna sotto l'albero; infarto da qualche parte del mondo.
Qui invece, si fa qualcosa di diverso. In sole sedici tavole "mute" i due autori raccontano una storia dinamica, dolcissima e allo stesso tempo molto malinconica, ponendo tutte le attenzioni su Paperone.
Bastano quelle poche vignette iniziali per delineare in modo stupendo il personaggio: Paperone nel Natale ci è nato, ispirandosi allo Sgrooge di Dickens, lo sappiamo tutti. E già nella seconda tavola la coppia di autori omaggia la nascita di questo fantastico personaggio con delle vignette stupende. Ma succede qualcosa: arriva Brigitta per gli auguri e per il classico maglione. Poi i Bassotti, per rapinare il deposito; Amelia per la Numero no, Rockerduck per
L'importanza dei legami che abbiamo con le persone e come essi riescano ad essere essenziali per noi: un tema sincero e in fondo anche classicamente natalizio, che però basa una storia che di classico natalizio ha ben poco. Per fortuna: è in fondo per questo che la ricordiamo con tanto piacere. 16 tavole senza nemmeno una parola se non alla fine ma sempre estremamente espressive, dinamiche e senza alcun passaggio poco chiaro. La ola a Faccini? Sì, anche due.
Vignetta dopo vignetta è impossibile non emozionarsi un po': atmosfere natalizie, poi risate, un po' di malinconia, e poi di nuovo risate, felicità, redenzione. Tantissime emozioni in poche pagine, ed è sul serio impossibile che qualche lacrimuccia non faccia "toc toc" sugli occhi, senza neanche odorare troppo di miele.
Per concludere, una storia assolutamente da avere, tra le migliori storie natalizie che abbia mai letto. E voi invece, quali storie Disney natalizie ricordate con più piacere? Quali più vi hanno emozionato?
Finisco sul serio con un paio di annunci: prima di tutto, questo post doveva contenere secondo le idee iniziali anche una piccola intervista a Roberto Gagnor con una piccola anticipazione riguardo ad un suo nuovo progetto, ma in questi giorni che son volati (mi sembra ieri che è iniziato Dicembre) il tempo è proprio mancato. Tranquilli, l'intervista arriva a inizio 2018! E con essa tante altre idee che ho in mente: ad esemp...Anzi, no, per queste cose dovrete resistere fino al classico post di fine anno!
Nel frattempo io vi auguro con sincerità un felice Natale, bei giorni di mangiate, parentame, ancora mangiate, e bei regali nerd sotto l'albero!
A presto da IlblogdiDelux!
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