venerdì 31 agosto 2018

Ancora tante, tante, letture estive (Devil, Julia, Pinocchio e vari libri ansiogeni)

Ed eccoci qui, finalmente, a togliere il cartellino "chiuso per ferie" dal blog più strambo del multiverso, ora che il tempo bello comincia ad alternarsi a quello da barbecue solo per i canadesi (cit.) e ogni tanto la canzone più quotata da suonare con la chitarra vicino alla finestra è Quanno Piove. Anche se in questo blog il suono delle cicale si continua a sentire, siamo prontissimi per ripartire alla velocità della luce con un altro post con le letture estive: quelle nel borsone del mare, nello zainetto da portare nella patria del parentame, negli autobus vuoti di ritorno dalla (sempre sia lodata) mediateca Montanari, o nel letto con una piccola torcia, quando si trattava di libri con una giusta dose di ansia.
Coi fumetti, partiamo con la mia ricerca di belle storie Marvel per ampliare il mio piccolo orizzonte delle letture. Il volume dei classici di Repubblica su Daredevil, il supereroe creato da Stan Lee nel 1964, "cornetto" per gli amici (e per i nemici che vogliono sfotterlo pure). Al solito la selezione non si basa sul "facciamo leggere a Delux le storie più belle del personaggio", ma sul "facciamo leggere a Delux le storie che, in questa sequenza, riescano a far capire al meglio i toni, le atmosfere e l'evoluzione dei fumetti su questo personaggio.". A volume completo, lo dico subito: probabilmente non avrei mai seguito una serie a fumetti col Devil di Stan Lee. Sembra da quelle storie, per quanto belle, che ancora gli manchi qualcosa per essere un supereroe con una propria identità completa e accattivante. Ma c'è da dire che alcune trovate che lo sceneggiatore si inventa per non fargli prendere tante mazzate sfruttando i suoi super-sensi da ennesimotizioentratoincontattoconrobbberadioattive mi hanno fatto parecchio ridere. E' con Frank Miller che, sarà per la presenza di Elektra o di Bullseye, Devil diventa per me un personaggio a tutto tondo, davvero degno di note. Tutte le 4 storie di Miller sono davvero belle, ma l'ultima Roulette è un vero gioiellino. Non c'è un vero e proprio combattimento, non c'è nessuno scontro, ma c'è una domanda di fondo davvero significativa: "combatto la violenza o la insegno?". Spettacolare, e non dico altro perché altrimenti rovinerei la lettura.

Sempre coi volumi dei Classici del fumetto, ho approfittato dei 14,5x2,0x21cm di spazio liberi nello zainetto bianco per il viaggio dai nonni per portarmi dietro e leggere nel terrazzo della parentame's house il volume dedicato a Julia. Julia è la protagonista di una testata Bonelli del 1998, una serie poliziesca creata da Giancarlo Berardi con una protagonista sensibile, fragile. Molto diversa da tutti gli altri protagonisti della casa editrice, ma non per questo meno affascinante. Non è una serie che seguirei abitualmente, ma le due lunghe storie contenute in questo volume mi sono davvero piaciute.  Tra le due, Jerry è sparito è quella che più mi ha conquistato: cruda, tremendamente realistica e ben scritta, e con un finale che mi ha davvero stupito. Non so se questa serie sia adatta in fondo ad avere una trama orizzontale, ma se tutti gli episodi autoconclusivi sono così ben scritti allora potrei recuperare qualche altro albo.
Risultati immagini per pinocchio tipitondi
[Passiamo ora alla prima parentesi (di due) delle "cose prese per il Delux jr. ma che poi sono piaciute più a me". Avevo sentito parlare per la prima volta della collana Tipitondi in un video di Dario Moccia. Una collana a fumetti che propone trasposizioni dei classici per bambini o opere italiane o straniere dedicate ai più piccoli, in questo bellissimo formato senza spigoli. Questo volume è dedicato a Pinocchio di Carlo Collodi, adattato a sceneggiatura da David Chauvele e disegnato da Tim McBurnie. Preso dall'immancabile compagno d'avventureⓇ di tutta quest'estate per il fratellino più piccolo, successivamente prestato a me da far leggere al Delux jr. Il difetto di questa trasposizione è principalmente uno: il numero di pagine. Alcune sequenze diventano quindi troppo veloci e non riescono a stupire come avrebbero potuto con più pagine, e a volte non la fa scorrere benissimo (troppi cambiamenti in poche tavole). Ma graficamente è un capolavoro, e mi ha fatto scoprire McBurnie, un artista giovane e bravissimo. Non c'è pagina che non sia uno spettacolo, e i colori sono magnifici. Ho trovato il suo sito web, e lì ci sono parecchie sue illustrazioni davvero belle. (ah, per chiarire meglio cosa il marchio registrato "compagno d'avventure" significhi: è quell'amico che tutti hanno con cui ogni tanto spuntano fuori idee per progetti che non accadranno mai alla "perché non scriviamo la storia per un videogioco autoprodotto?", una di quelle poche persone con la quale l'irrealizzabilità diventa tema di lunghe chiacchierate, essenziale per molte, molte giornate.)]

Come libri, ho letto davvero tanto. Prima di tutto c'è un romanzo storico che mi ha preso davvero tantissimo, letto per la scuola: L'Ultima Legione di Manfredi. Un libro sulla fine dell'Impero Romano che whatWhatWHAT si collega sul finale alla leggenda della spada della roccia. Devo ammettere che l'ambientazione storica non si fa sentire in modo particolare e che alla fine il libro è in modo uguale un romanzo storico e uno d'avventura adatto a essere trasformato in un film, ma mi è piaciuto molto. Si legge molto bene, pieno di bei personaggi, e pur nelle sue 500 pagine non sembra mai tirato per le lunghe. E poi la leggenda della spada di Giulio Cesare è davvero interessante. Infine, l'idea del gigante etiope nero dal cuore buono in gruppo di soldati romani mi fa impazzire.

[Seconda parentesi (di due). Mi è capitato sottomano Ernest e Celestine, anche questo preso per Delux jr. e che poi ovviamente è piaciuto più a me che a lui. Certo, è un libro per bambini ma la firma di Daniel Pennac e questo paragrafo qui sopra (per le foto ringraziate il mio cellulare e la pazienza del sottoscritto per archiviare tutte le varie foto col cibo e le gif di HIMYM), già da soli, meritano la lettura. Una storia tenerissima dell'amicizia tra una topolina e un orso, la prima che abita nel mondo di sotto e il secondo in quello di sopra, tra situazioni assurde e momenti simpaticissimi. Il finale riesce ad essere molto toccante a far incuriosire davvero tanto riguardo la storia di questi due personaggi e della loro autrice originale, come Pennac sa sempre fare. Quanto vorrei avesse detto le stesse cose anche Delux jr.]
Perché senza cappello io al mare svalvolo parecchio
Io non ho paura. Il libro "con una giusta dose d'ansia" di cui sopra. Iniziato al mare e concluso di notte, con una piccola torcia perché c'era una certa urgenza nell'aria del sapere come finiva. Ed è un finale che lascia sorpresi, non dall'ultima pagina ma dalle ultime 10, quando più vai avanti e più ti il tuo cervello è unmacomepuòconcludersistasituazione?: ed infatti il cerchio si chiude in modo emblematico ma non banale. Ho cominciato a leggere questo libro con non troppo entusiasmo, ma alla fine mi sono ricreduto: la sua è una fama assolutamente meritata, per un libro pieno di ansie, di paure, di adesso mi piglia un colpo al cuore ogni volta che vedo una buca. Già ho in programma di leggere Fango, sua raccolta di racconti, anche se il "non ce n'è una che finisce bene" del compagno d'avventureⓇ che l'ha da poco da finito non è molto rassicurante.

Ed, infine, La briscola in cinque di Marco Malvaldi. Forse conoscerete la serie I Delitti del BarLume grazie alla serie televisiva italiana che ne è stata tratta: questo è il primo romanzo della serie. Dei gialli ambientati in un paese toscana, con l'afa, un gruppo di amabili vecchietti rompiballe, i pettegolezzi e le indagini che, a conti fatti, si fanno in un bar. Mi è piaciuto meno di Milioni di Milioni, altro suo romanzo giallo, ma l'ho trovato comunque molto godibile, leggero e simpatico per l'estate. I personaggi poi sono irresistibili e la trovo una bella idea per una serie fresca e moderna, ma senza essere troppo banale. In pratica , son curioso di leggere i prossimi e dunque doppiosì, altri libri da mettere in lista. Ché nemmeno i debiti di Paperino.

Et voilà, la fine sembra di questo lunghissimo post sembra arrivata. As usual è venuto fuori un bel papiro da blog letterario pezzent edition, ma dai, ci si abitua. La pausa estiva è conclusa e si riprende in modo regolare. In teoria con quest'ultimo aggettivo dovrebbe partire la risata registrata delle Sitcom. Come sempre da tempi immemori, da qualche parte sulla destra per entrare a far parte dei Comunellisti (il blogdiDelux si può leggere anche da dentro un pozzo) e qui per il canale Telegram. Ciauz!

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