lunedì 25 giugno 2018

Carnage: quando il "wow" del personaggio è direttamente proporzionale al "meh" della storia

Nel mondo del fumetto ci sono personaggi capace di attrarre un gran numero di ammiratori senza un reale perché, spesso anche senza una vera e propria storia cardine che per la sua qualità abbia fatto impazzire il mondo, biondo o no. Tipo: Carnage. Il cattivo dell'Uomo Ragno pazzo e omicida generato da un simbionte alieno: come Venom, creato per portare un po' di viulenza a basso livello di logica in un mondo troppo pieno di cattivi con costumi scemi e vasche per i pesci in testa, ma che doveva essere più di Venom (negli anni 90 nulla è mai abbastanza). Che non so se era la sua presenza in un gioco di Spidy per la DS in cui faceva la sua porca figura o chissà cosa, ma anche a me è sempre parso un villain parecchio figo. A tutti è sempre parso un villain parecchio figo, credo. Poi però, preso da una certa voglia di documentazione Marvel, ho letto qualche sua storia. E beh, il titolo del post dice tutto.

lunedì 18 giugno 2018

Lupin III - Part 5 (ep.1): Lupin non delude, nemmeno in Francia

Lupin è uno di quei personaggi che non muore mai. Per districarsi in tutto ciò che c'è dentro al suo franchise ci vorrebbe una enorme guida turistica, per dire. Ed è bello quando i personaggi immortali riescono anche ad essere sempre moderni senza sembrare forzati. E' di questi mesi Lupin III-Part 5, la nuova serie animata dedicata al ladro gentiluomo più famoso del mondo, ambientata in Francia e con tanta modernità (smartphone, internet e tecnologie varie). E di questo primo episodio vale tanto la pena parlare, prima che arrivi in Italia e le sigle "scandalose" diventino protagoniste di tutti i discorsi (seriamente, della serie precedente ambientata in Italia ricordate qualcuno che parlò degli episodi e non della sigla di Moreno?)

giovedì 14 giugno 2018

Aprile/Maggio 2018 in tanta, ma proprio tanta, musica

In questi due brutti mesi (raccontati brevemente nel precedente IlblogdiDelux:Homecoming) c'è stata tanta, tantissima musica. Nel tentare di raccontarla in un post, per riprendere la mano col blog (prima dei prossimi post a tema fumetti/serie TV), le probabilità di raggiungere il livello "papiro in cuneiforme che non leggerà nessuno" sono tantissime, ma vediamo se saprò tagliuzzare abbastanza (spoiler:no).

lunedì 11 giugno 2018

Il latitante

Latito, latito, mica faccio un illecito, se non sai dove abito, se non entro nel merito...
Ma mi dispiace, e non so nemmeno come dirlo. Ci sono state tante cose in questi due mesi e per gran parte del tempo non so cosa abbia avuto la mia bussola ma quel diagramma cartesiano di cui parlavo sempre qui sul blog sembrava quasi essersi rovesciato. E, come diceva Bufalino, ho scavato una buona trincea di parole, e ci ho ficcato la testa dentro, per fuggire da tutto e da tutti. Latitando alle forze del disordine, però. Ho assistito come un idiota alla visione del castello di carta che crollava giù, ho rivalutato la mia personalissima scala dell'acidità scoprendo frasi che andavano ben oltre "certi yogurt maledetti", e scrivere qui ha per me perso di significato senza un vero e proprio perché. Per dirla con poco, credevo che davvero peggio di così non mi potevo sentire, e tutto ha preso una piega molto più difficile, quando entravano di mezzo dolori muscolari e forti mal di testa.
MA.
C'è sempre un ma, e non sempre sono dopo la parola "simpaticissima" quando ti presentano una persona.
Piano piano la serenità è tornata e sta tornando. Ho cercato di vedere tutto in modo diverso, la scuola è finita nel migliore nei modi recuperando quel periodo un po' buio, e ora tutto sembra essere in salita. Proprio per questo mi sento di nuovo in condizione di scrivere, in condizione di sognare un po', partire con nuovi progetti sperando di finirli, condividere le mie passioni e raccontare, narrare, immaginare. So che non è corretto per chi mi ha sempre seguito con piacere, per chi mi ha sempre fatto i complimenti, mi ha sempre supportato, ci ha sempre visto qualcosa di simpatico in questo triangolino strambo di internet. So che sparire per due mesi e poi tornare così non è qualcosa di corretto, so che è autoproducente, e mi scuso tantissimo per ciò. E subito dopo vi ringrazio, se continuerete a trovare qualcosa di particolare qui dentro. In questa tenda da campeggio tirata su alla Fantozzi piena di fumetti, film, e musica, in mezzo a tante altre tende ben meglio organizzate, che in questi due mesi ho sempre letto e apprezzato tantissimo, anche senza commentare.
Io sono qui con un inedito sorriso, e con una grande voglia di scrivere che spero si realizzerà al meglio, come ho sempre sperato in questi, uh, quasi due anni di blog. Perché nella lista delle emozioni da recuperare in quest'estate che si preannuncia leggen(pausa)daria, le risate da solo mentre scrivo un post sono sul vertice. Insieme a tanto altro di cui vi parlerò di volta in volta, a mano a mano.
Ciauz!







(E sì, ovviamente il balletto col leggero movimento de panza ha aiutato tantissimo in questo periodo perché mi sono innamorato di una stronzaaa ci vuole 'na pazienza, io però ne son rimasto senza, era molto meglio pure una credenza, un fritto di paranza, paranza, paranzaaaaa!)