lunedì 11 giugno 2018

Il latitante

Latito, latito, mica faccio un illecito, se non sai dove abito, se non entro nel merito...
Ma mi dispiace, e non so nemmeno come dirlo. Ci sono state tante cose in questi due mesi e per gran parte del tempo non so cosa abbia avuto la mia bussola ma quel diagramma cartesiano di cui parlavo sempre qui sul blog sembrava quasi essersi rovesciato. E, come diceva Bufalino, ho scavato una buona trincea di parole, e ci ho ficcato la testa dentro, per fuggire da tutto e da tutti. Latitando alle forze del disordine, però. Ho assistito come un idiota alla visione del castello di carta che crollava giù, ho rivalutato la mia personalissima scala dell'acidità scoprendo frasi che andavano ben oltre "certi yogurt maledetti", e scrivere qui ha per me perso di significato senza un vero e proprio perché. Per dirla con poco, credevo che davvero peggio di così non mi potevo sentire, e tutto ha preso una piega molto più difficile, quando entravano di mezzo dolori muscolari e forti mal di testa.
MA.
C'è sempre un ma, e non sempre sono dopo la parola "simpaticissima" quando ti presentano una persona.
Piano piano la serenità è tornata e sta tornando. Ho cercato di vedere tutto in modo diverso, la scuola è finita nel migliore nei modi recuperando quel periodo un po' buio, e ora tutto sembra essere in salita. Proprio per questo mi sento di nuovo in condizione di scrivere, in condizione di sognare un po', partire con nuovi progetti sperando di finirli, condividere le mie passioni e raccontare, narrare, immaginare. So che non è corretto per chi mi ha sempre seguito con piacere, per chi mi ha sempre fatto i complimenti, mi ha sempre supportato, ci ha sempre visto qualcosa di simpatico in questo triangolino strambo di internet. So che sparire per due mesi e poi tornare così non è qualcosa di corretto, so che è autoproducente, e mi scuso tantissimo per ciò. E subito dopo vi ringrazio, se continuerete a trovare qualcosa di particolare qui dentro. In questa tenda da campeggio tirata su alla Fantozzi piena di fumetti, film, e musica, in mezzo a tante altre tende ben meglio organizzate, che in questi due mesi ho sempre letto e apprezzato tantissimo, anche senza commentare.
Io sono qui con un inedito sorriso, e con una grande voglia di scrivere che spero si realizzerà al meglio, come ho sempre sperato in questi, uh, quasi due anni di blog. Perché nella lista delle emozioni da recuperare in quest'estate che si preannuncia leggen(pausa)daria, le risate da solo mentre scrivo un post sono sul vertice. Insieme a tanto altro di cui vi parlerò di volta in volta, a mano a mano.
Ciauz!







(E sì, ovviamente il balletto col leggero movimento de panza ha aiutato tantissimo in questo periodo perché mi sono innamorato di una stronzaaa ci vuole 'na pazienza, io però ne son rimasto senza, era molto meglio pure una credenza, un fritto di paranza, paranza, paranzaaaaa!)


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