mercoledì 24 gennaio 2018

Topolino 3243 - Recensione crossover

Da oggi per ben 8 settimane (2 mesi, in pratica) col mitico Riky de Il bazar di Riki (okay, è vero che abbiamo praticamente gli stessi lettori, ma è doveroso comunque dire: passate da lui che è davvero bravo!) recensirò i nuovi numeri del settimanale più famoso al mondo, Topolino. Dai che in giro lo chiedete tutti: vale ancora la pena di comprare Topolino? Qual è la qualità media? Offre ancora quella mezzoretta di pace? Noi (una volta qui, una volta sul Bazar, qualche volta un po' qui e un po' la) proveremo a rispondere a queste domande. Oscillando a volte tra il "se proprio c'avete la collezione", il "se avete Francesco Artibani tra gli amici su Facebook" e il "se avete qualcuno di gentile che ve lo fa scroccare", ma hey, ci si prova.
Ricordando che la domanda principale resta "Ma i lettori scassaballe del Topo odiano più Rovazzi o Ambrosio?"
Sì, perché questo numero contiene sia un'intervista all'amatissimo Fabio Rovazzi con 4 gag pages con lui protagonista (col "paper" davanti, ma siamo lì) sia una storia dell'ancora più amato Stefano Amborosio (quello di Wom, ricordate?). E in fondo non sono neanche male, ma che ci volete fa', anche i lettori di Topolino possono sfiorare l'estremismo. Partiamo proprio col primo, a cui è dedicata anche la copertina:
Riky: a Paperazzi è dedicato un grande spazio, con un servizio sul film "Il vegetale". Terribile Paperazzi che arriva da Nonna Papera passando con il trattore in tangenziale e i nipotini che dicono "Vedrai, la conquisterai arrivando in trattore". Ma tutto sommato sono brevi carine con tante citazioni del suo 'sterminato' panorama di paroliere...
Delux: in fondo è anche la soluzione migliore. Copertina, intervista, gag pages, ma nessuna storia inutile solo per vendere un po' di più. A mio parere il miglior compromesso!
Delux: il numero di questa settimana si apre con una storia non memorabile, ma molto simpatica e funzionale. Senza andare troppo a rimarcare su un tema già usato da Romano Scarpa ma alludendolo nel modo giusto, la storia approfondisce abbastanza bene i personaggi principali. Geniale e stupenda la vignetta del (forse/non certamente/possibile/ahimè) ritiro di Paperone! Il nuovo personaggio, che diventa per un po' l'assistente di Scrooge, diventa simpaticissimo proprio sul finale (quando viene visto come odioso dall'avarastro :D). E il finale a sorpresa ci mostra un lato di Paperino che viene spesso tralasciato, riportando il caro status quo (o Qvo, visto i tanti miti sul personaggio che ci sono su Internet) nel modo giusto, senza troppe forzature. Mazzarello...Okay, la storia è ben disegnata (=meno strabismo del solito) ma il tratto non mi fa impazzire, non posso farci nulla!
Riky: è una storia in stile anni '90! Tu citi il buon Scarpa di inizio anni '80, ma bene o male questo tema (la sfida tra nipoti\eredi dello zione) è tornato più volte. Entrando nei dettagli della trama, Zio Paperone iscrive il nipote Paperino alla Business School di Paperopoli affinché possa imparare i segreti della Finanza. Il suo compagno di banco è appunto un bambino scozzese, Herbert McQuack, lo Sheldon Cooper della Finanza. Zio Paperone si affezionerà ad Herbert, tanto da essere pronto a lasciargli tutte le sue imprese, scatenando le gelosie di Paperino. Ma qualcosa andrà storto (nei piani dello Zione)! Io ho trovato questa storia gradevole. Finale molto apprezzato per il riscatto di Paperino (inaspettato in quei termini).
Delux: ehm...Riki, mi fai un riassunto veloce e stupido degli episodi precedenti? Non ci ho capito praticamente nulla!
Riki: dunque, Donald Quest è  è la nuova saga a puntate firmata da Stefano Ambrosio - il creatore di 'Mickey of the Wizard' - che vede impegnati insieme paperi e topi. La storia è del genere 'steam punk': ambientata in una galassia fantascientifica, ma con elementi che richiamano il passato, nella fattispecie l'epoca vichinga. La trama: la galassia di Feudarnia viene invasa dai Meteorbeast (ispirati ai Transformers delle Beast Wars?), meteoriti che attraversano lo spazio (protoforme transformeriane?) e una volta arrivati a destinazione si trasformano in animali giganteschi e luminescenti. I Meteorbeast sono guidati da Meteormaster (i tema Transformers, non Motormaster, il capo degli Stunticons Decepticons), che sarebbe il solito Macchia Nera con un'armatura figa. A constrastare i cattivi ci sono i Beastbusters, i cacciatori di mostri, Topolino in testa, che vanno a caccia di questi mostri con galeoni volanti di legno e retini (cioè non chiedevo gli zaini protonici dei Ghostbusters, però...) Il nostro Paperino vorrebbe diventare a sua volta un Beastbuster, smettendo di fare lo sguattero al ricco Zio Paperone. Paperino si imbatte in Topolino, che deve portare al margingegnere Archimede l'arma definitiva per sconfiggere i Meteorbeast: il Magnus Malleum, un martello fatto con frammenti di dragonite, l'arcana materia cosmica di cui sono fatti gli stessi Meteorbeast. Per sviare i nemici, Topolino affida il Magnus Malleum a Paperino! Il quale però, nelle tappe del suo viaggio, si mette a giocherellare facendo il Beastbuster, alla ricerca della gloria. Durante l'ultima missione (episodio n.3 di 5) il prezioso martello viene però rubato da Gambadilegno, sgherro di Meteormaster!
Delux: okay, grazie del riassunto. Ci vuole il dizionario apposito, praticamente! L'unica cosa che continuo a capire è che i disegni son belli :D
Riki: comunque finalmente un buon colpo di scena all'interno della storia. Non è la prima volta che un cattivo passa dalla parte del bene, ma sinceramente in questo contesto non me lo aspettavo. I disegni di Zanchi sono la parte migliore di questa saga, il mostro a tre teste (una sorta di versione mostruosa dei tre nipotini) è molto inquietante, i testoni di roccia mi hanno invece ricordato la storia infinita. Vedremo con l'ultimo episodio dove vuole 'parare' e arrivare questa storia.

Spezziamo la recensione con la scelta della Barzelletta più fetida. Ed è una scelta tosta, ve lo giuriamo. E, visto che io e Riky ci troviamo in disaccordo, le inseriamo entrambe. Semplicemente impossibile capire quale sia la più orrenda.
Delux: la breve dedicata a DuckTales ci porta nelle avventure di Paperino, Zio Paperone e...Raffaella Carrà! Che è pure la più preparata della cUmpagnia! La cara SBADABANG (ci ho fatto pure il post dedicato su dove diavolo fosse finita, e adesso ce la spiattellano così come se nulla fosse) è il tema principale del nuovo DuckTales. Qui la vediamo all'opera in una breve che non è nulla di che, sinceramente...Ma si lascia leggere, facendosi dimenticare nel giro di pochi secondi
Riki: continua il ciclo di Ducktales, avventure a tre senza i nipotini, con Paperino e Paperone affiancati da [Omiss] Duck! Queste brevi dedicate al nuovo Ducktales secondo me sono un buon arricchimento per Topolino. Le brevi rischiano sempre di essere storie poco memorabili, invece queste di Ducktales hanno un buon ritmo, gag e un aspetto grafico 'di rottura' con la tradizione, ma comunque molto curato. Un esperimento vincente che secondo me può proseguire.
Delux: non lo so. Davvero, non mi ha detto nulla di particolare e non so il perché (anche se ne ricordo una molto simile con anche Paperinika). La parola a Riky, che è più professionale e sa trovare giudizi anche nei casi estremi.
Riki: maddai! Sei di palato fine. Questa è una buonissima storia di Paperinik, disegnata da Chierichini, in sostanza un bel tuffo nel passato anni '80-'90! La storia ricorda molto certe puntate della serie animata di Batman degli anni '90. Chierichini sempre abile a disegnare 'mostri' efficaci (potete immaginare dal titolo che tipo di mostri siano), Paperinik non fa mancare qualche pasticcio, ma usa un buon numero di 'gadget' per sconfiggere i nemici. E come spesso accade, il fautore del malvagio piano è un nuovo personaggio, 'incompreso' dalla comunità.
Delux: sì, probabilmente ero in quei pochi attimi in cui si è alla ricerca soltanto di grande qualità. Quelli in cui non apro proprio la mia home di blogspot con i post in bozza, praticamente!
Delux: questa è la storia che ho più apprezzato dell'albo. In primis perché ai disegni c'è nientepopodimeno di Lucio Leoni! Quello che ha sceneggiato e disegnato uno dei miglior Paperinik di sempre, qui al lavoro coi topi (sempre perfetti). La trama, molto semplice: Pippo (in gran forma in questa storia) ha comprato un auto non poco scatorcia, e la tratta come una figlia. Durante la notte però molte auto provenienti dalla stessa concessionaria vengono sabotate per tutta la città. Arrivano anche Basettoni and co., ma al solito vengono pagati per non vedere neanche un adesivo marrone su delle auto bianche. Così sono i nostri due eroi ad occuparsi del mistero. Dietro a tutto ciò si nasconderà un tema, quello delle auto guidate dalle intelligenze artificiali, più attuale che mai e trattato nel modo giusto. Anche il villain principale (spoiler: Macchia Nera), troppo abusato malissimo negli ultimi, qui ha un minimo di credibilità e caratterizzazione.
Riki: dunque aggiungo che viene rispolverata, in questa storia inedita, il tema della parodia di Christine la macchina infernale (un tema già percorso dagli autori Disney). Mazzoleni mischia bene giallo e fantascienza, trovando un ulteriore punto di forza - come rimarchi tu - negli splendidi disegni di Lucio Leoni, il mio disegnatore Disney preferito assieme a Vitale Mangiatordi! Il finale rimanda al celebre spot del Buondì? La mia storia preferita in un numero che, a sorpresa, è stato di alta qualità.

E con questo, al solito, è tutto. Se non avete voglia di leggere tutto: è un bel numero; non memorabile, ma bello. Potere di sintesi over 9000. Ci sentiamo presto per un post sulle letture invernali, e fra una settimana per una nuova recensione crossover! Prossima volta però a casa di Riki, quindi portate tutti quanti i cugini rozzi e devastategli il blog :D




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