A volte, ci sono cose che fai, vedi, leggi (o chissà quale altra azione) solo perché in mezzo ci sta il tuo scrittore preferito, il tuo regista preferito, il tuo attore preferito e così via.
Non è il destino a portartele, sei tu che te le vai a cercare.
A volte il risultato è deludente, ma a te non importa e forse ciò non lo noti nemmeno.
Altre volte invece rimani soddisfatto e colpito, anche più di quanto ti aspettassi, e quel senso di stima diventa ancora più grande.
Sto parlando di Il numero di Sharon, un corto di 5 minuti, scritto da Roberto Gagnor, di cui è anche regista.
Sono capitato in questo corto proprio per via dell'autore, sceneggiatore di molte storie di Topolino che mi sono piaciute da piccolo (e che mi piacciono anche ora) che ho avuto anche il piacere di incontrare. L'accenno della trama mi piaceva non poco, ero pronto a stare un ora e mezza davanti al pc e invece... Mi ritrovo davanti qualcosa dalla durata di 5 minuti. Un attimo di delusione, poi il video parte. E parte pure bene.
Il corto è da vedere, lo consiglio un po' a tutti. Perché l'idea è divertente e frizzante e perché fa ridere non poco. E questo già potrebbe bastare per staccare tutto per 5 minuti e godersi una storia che poteva essere benissimo spalmata in un ora e quarantacinque (pubblicità esclusa), ma non è stato fatto. E forse è stata anche la scelta giusta.
Alcune scene sono completamente esilaranti, l'inizio è intrigante quanto basta, e la conclusione riesce a dare una buona morale, pur con questa "incongruenza" che io in fondo non ho neppure trovato (si tratta pur sempre di fortuna, no?).
Sulla scelta del cast, sulle musiche e su tutto il resto non mi dilungo troppo. Voi guardatelo, poi me lo direte.
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