E rieccoci con le recensioni del settimanale più famoso al mondo, dopo due settimane nel Bazar di Riki, dove ho dimostrato che la capacità di sintesi ce l'ho, ma è un po' come la felicità leopardiana, appare solo nell'intermezzo tra un papiro sulle storie di Sanremo e un altro sul perché i disegni squadrati di Lavoradori non sono inguardabili come si dicono. E poi hey, avevo detto di portare da lui i cugini rozzi, e invece nei commenti mi è sembrata l'invasione dei "non ho letto il numero, ma preferisco Paperino". Dinamite Bla, spiega tu a loro cos'è la buzzuraggine.
Topolino 3247, albo post-sanremese dedicato al San Valentino, quindi tutte storie pciù-pciù e una sui cani, perché sì. (e perché è l'anno del cane, in Cina). Numero tutto sommato che si fa leggere, ma senza quei particolari guizzi che avevano reso alcune storie dei numeri scorsi davvero belle.
Brigitta e il coccodrillotto di S.Valentino.
Dani: storia che si fa leggere, con protagonista la solita questione Brigitta-Paperone, lei tanto innamorata e ostinata e lui tanto interessato solo ad aumentare il suo vasto patrimonio. Quello che cambia rispetto alla solita trama un po' prevedibile perché vista tante volte, è il ruolo di Brigitta, coi riflettori sul suo essere influencer di grande rilievo, essendo blogger di lunga fama (lei, mica noi che parliamo di argomenti
Riki: la prima storia funziona sì e no. Interessante inserire nella storia a tema San Valentino il concetto di 'influencer', ma è abbastanza prevedibile l'espediente usato da Paperone per vendere gli orribili peluche a coccodrillo, 'manipolando' appunto Brigitta dopo una lunga serata romantica. Il messaggio finale non sta in piedi benissimo, non vedo perché una coppia debba scoppiare per un brutto pelouche, anche se ovviamente è una metafora. Comunque gradevole.
Dinamite Bla Buzzurro Innamorato:
Dani: ancora Dinamite Bla e il suo microuiverso che sta avendo sempre più spazio. Certo, la storia d'amore con la Befana era tutta un'altra cosa ma questa, pur facendosi leggere molto bene, soffre di nuovo di quella troppa prevedibilità. Tantissime le storie con la stessa trama, e alla fine qualche scena ben costruita e il finale a sorpresa non bastano a risollevare quel senso di "già visto".
Riki: Ecco, questa storia non mi è piaciuta. Troppo snaturato il personaggio di Dinamite Bla. Paradossalmente la cosa che funziona meglio è Paperoga (già in passato avevo letto storie simili, con Dinamite che doveva essere 'civilizzato' da Paperoga e Paperino). Divertente la parte in cui Truz cerca di guastare la cena romantica di Dinamite Bla.
Ma Dinamite Bla deve far ridere facendo il bifolco tra i civilizzati (non il bifolco civilizzato tra i bifolchi).
Dani: consiglio di aggiungere l'accento sardo a Dinamite Bla. Sì, ricorderà una puntata dei Simpson.
Paperoga Cupido Maldestro:
Riki: Le storie mute di Faccini sono sempre eccezionali. A tema San Valentino, regala risate e il finale 'beffa'.
Dani: anche a me le storie di Faccini hanno sempre fatto impazzire, ma questa non mi ha regalato tante risate, per quanto bella l'ambientazione. Resta comunque simpaticissima per il suo fantastico Paperoga e il tratto, ormai diventato un classico.
Spezziamo la recensione con la parte più importante dell'articolo! La scelta della barza più fetida! Che è quella sopra, con l'aggiunta di una barza colpo di scena che lo ammetto, non mi aspettavo.Pluto e l'incontro ravvicinatissimo
Dani: storia classica, si legge veloce e ci sono gli alieni. A rapire il cane, con un raggio trasportante. Dagli '90 fumettistici con furore, ma senza Pluto antieroe proveniente da qualche futuro dark (ma magari)
Riki: ritroviamo Alessio Coppola come disegnatore, nel Topolino anni '90 era un habitué, la storia non è brevissima, ma non è particolarmente convincente. Tra gli anni '80 e '90 andavano molto le storie con i personaggi 'prelevati' dagli alieni sulla loro navicella, quindi è un po' un dejavu. Comunque belli i disegni di Coppola. Unica storia non san valentiniana, omaggio al cane (perché in Cina è l'anno del cane, bau bau!).
La ballata del marinaio Topolino e di Minni occhi belli
Riki: l'opera del maestro è la storia più bella del numero, per netto distacco. Efficace connubio tra azione e parte romantica. Curioso notare quanto i disegni di Mazzon siano simili a quelli di Luciano Gatto. Il maestro Panaro cita il grande Faber, Gino Paoli e Bruno Lauzi facendo cantare a Topolino tre versioni rivedute de "Il pescatore", "Sapore di sale" e "Onda su onda" (me lo ha confermato lui stesso via mail, sempre gentilissimo e disponibile).
Dani: gran bella storia a concludere il numero, classicissima ma ben scritta e soprattutto ben ritmata grazie alla divisione in due parti. L'ambientazione e il tempo cambiano da quelli classici ma alla fine i ruoli restano più o meno gli stessi. Ammetto che non ci avevo fatto caso, agli omaggi!
Dunque, dunque, dunque, numero all'insegna dell'Amore ma non dell'originalità, a parte rari casi! Okay, non farò altro che ripetere quello che ho detto sopra, ma alla fine è proprio così: albo che tutto sommato si fa ben leggere, ma senza nessun guizzo particolare, niente in più rispetto a ciò che siamo abituati leggere. Si spera nella settimana prossima! Nel frattempo, ricordo di iscriversi ai Comunellisti (fine citazione inutile, ma di cui vado fiero) e...VIETATO RICORDARE CHE VI PIACE PIU' PAPERINO NEI COMMENTI!
Ciauz!
(a presto, per una nuova rubrica fumettistica che affiancherà le recensioni Disney team-up!)
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