Partiamo col crossover New Avengers-Transformers, una storia di quattro episodi dove si incontrano due universi altamente conosciuti a tutti: quello della Marvel e quello dei Transformers, Per la Marvel si parla dei New Avengers pre-Civil War, con Capitan America, Spider-Man, Cage e compagnia, mentre per i Transformers si intendono quelli dei fumetti IDW. Ecco, ci son rimasto sconvolto anch'io quando ho saputo: esistono anche i fumetti dei Transformers, un tempo Marvel, ora IDW (che in America stava ristampando anche tutto PK, ma che si è fermato per motivi di vendite). E già una volta i robottoni si erano incontrati con Spider-Man, ma questa volta, in questo crossover inedito in Italia, si incontreranno con tutto il gruppetto. Quattro episodi tutti con copertine epiche, così epiche da rappresentare benissimo tutti gli elementi mancati della storia.
MMhhh...Optimus Prime che sembra voler fare qualcosa, mazzate tra Iron Man e un nemico.... |
-Dopo l'inizio che può variare in vari modi, i personaggi dei due grandi gruppi si devono incontrare, tramite doppie splash page epiche e frasi ambigue. Le frasi ambigue porteranno i personaggi del primo gruppo ad attaccare subito gli altri. Lo scontro che tutti si aspettano può andare in due modi. di cui ci interessa il b) i due gruppi scopriranno di non avere reali motivi per uccidersi a vicenda e dopo qualche paginetta di mazzate si uniranno per combattere una minaccia comune, spesso una accoppiata dei cattivi dell'uno e dell'altro universo. Che tra l'altro, i cattivi fanno molto prima a fare amicizia, di qualsiasi universo narrativo siano, perché utilizzano un linguaggio molto più semplice.
Riguardo la mia ultima affermazione... |
A questo punto, comincia la battaglia per penetrare nel laboratorio dove sono presenti i Decepticon, che ad un certo punto si stufano ed escono da soli. Così, all'improvviso, Optimus Prime viene colpito e non è più in grado ci combattere. Per tutta la durata della storia. E non viene neanche sconfitto in una splash page, vignetta quadrupla, doppia, orizzontale...No. Viene sconfitto in una minuscola vignetta, 1/6 della striscia su cui è posta, sotto una vignetta gigante inutile. Da questo,
-Il personaggio più forte, quello con livelli di potenza troppo sballati rispetto agli altri, deve andare KO senza un motivo spiegabile dall'inizio, o comunque deve ricevere handicap improvvisi che fanno sì che uh, posso usare solo il 17% del mio potere.-Per strani motivi che ancora non mi riesco a spiegare, tutte le attese che si vengono a creare sulla parte centrale, di cui nessuno si aspetta una trama ma solo mazzate, mazzate e altre mazzate, rimangono deluse, per via di elementi strambi che rovinano tutto. A volte anche perché gli autori cercano di farcela essere, un po' di trama. Tipo in questo caso il fatto che ci sia bisogno di Iron Man gigante per distruggere i vetri delle macchine avversarie. Dannata copertina, sigh.
Ora è giunto del fatidico atto finale, con la rissa che volevamo tutti e Spider-Man che si libera e da i colpi di grazia ai vari nemici. E c'è anche la scazzottata tra i due robottoni, Iron-Man gigante e Megatron, quindi tutti felici. Arrivati al lieto fine, qualche pagina dalla chiusura dell'albo, e si vedono tutti i personaggi riuniti in cerchio a darsi gli ultimi saluti ci si chiede una cosa però: ma davvero Falcon e Ms.Marvel c'erano nella storia (tralasciando le macchioline nello sfondo nelle scene d'azione)? E tutti gli altri robot? E da qui si arriva alla conclusione che sì,
-Per essere un crossover brutto degno di nota, devi contenere una miriade di personaggi che non riusciranno a fare nulla per nulla la storia, lì solo per rappresentare l'universo di provenienza. Regola sacrosanta, una delle più rispettate.
Arriva il finale (finalmente, direte voi anche se non l'avete letto). Vi metto solo l'immagine, poi ne discutiamo sotto.
Ora tocca all'altro crossover, quello tra Simpson e Futurama, che è del 2003 e da quello che ho capito anche questo in Italia non si trova, se non grazie a qualche traduzione (che a proposito, vorrei ringraziare quelli del Miao Films per queste traduzioni di storie introvabili, ma mi sa proprio che hanno chiuso perché trovo ben poco online su di loro). Inizio classicissimo, con però delle bellissime battute riguardo i fumetti e i suoi collezionisti, cosa molto metafumettistica (che poi, dire "molto metafumettistica" significa anche "che presto però diventa una barba atomica e pesantissima", ma qui non è così). Poi però, si arriva all'incontro dei due universi, e cominciano le cose non così tanto belle. Tutta la parte centrale si basa sugli incontri tra i personaggi, delle cose in comune e così via, come succede sempre. Perché ovviamente,
-I personaggi dei due gruppi principali si devono incontrare a due a due notando le tante somiglianze e scoprendo come le idee di fondo siano sempre le stesse. Questi incontri e chiacchierate sulla vita da personaggio riciclato, in molti casi, si devono dilungare per tutta la parte centrale.
Giunti nella parte conclusiva arrivano i colpi di scena che voglio tanto credere siano fatti apposta per parodizzare il genere. Davvero. E ci sono pure gli alieni, così molto a caso, per poter dire che il cast c'era tutto.
A questo punto il finale, dove ci possiamo allacciare con quello della storia precedente. Anche qui regola generale, questa volta usata da praticamente tutti i crossover brutti,
-Nel finale non cambia nulla, perché tanto a fine puntata ognuno a casa propria e la serie deve continuare come se nulla fosse (tranne se sei nell'annuale crossover Marvel, in quel caso ogni volta si ricomincia tutto da zero. Così la tua nuova vita da altra etnia/altro sesso/altro costume/qualsiasi altra cosa nuova dura un anno. L'estate, la stagione più odiata dai supereroi tradizionalisti). Però, anche se non cambia nulla, alla fine quando tutti devono tornare a casa c'è il colpo di scena. I due universi sono ancora un po' legati e qualche elemento è rimasto! Sempre. Solo che a volte la cosa ci regala belle pagine doppie, altre volte solo stupide espressioni di stupore.
Eppure, dopotutto, noi i crossover li leggeremo sempre. Per quanto ogni volta si rivelino una bruttura abnorme.
Ah, sarà per la prossima volta.
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